LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE

Guan Yu gioca a go mentre Hua Tuo lo opera al braccio, parte centrale di un trittico dipinto su legno da Utagawa Kuniyoshi (1853)

Perché studiare la Medicina Tradizionale Cinese

Molto più che un insieme di tecniche terapeutiche, la Medicina Tradizionale Cinese è un sistema per interpretare e riarmonizzare gli stati fisiologici ed emotivi mettendo in pratica i principi della Tradizione Taoista: alla base della sua efficacia sta la capacità di valutare lo stato psicofisico della persona attraverso l’analisi del suo Qi – l’energia vitale.

La Medicina Cinese è al centro delle nostre attività perché costituisce lo studio più completo su quella che in termini esoterici viene definita “anatomia sottile”: tutte le tradizioni parlano di energia vitale, ma per lo più in termini metafisici e spesso oscuri, per cui è difficile distinguere fra una metafora spirituale e una struttura fisiologica. Con la Medicina Cinese l’energia vitale cessa di essere un concetto mistico e diventa una realtà organica di cui tutti possono dimostrare l’esistenza e fare esperienza diretta. Il “corpo eterico” della tradizione occidentale si rivela così come una struttura anatomica ben definita e con una fisiologia precisa nelle sue relazioni con il corpo fisico e le attività mentali – consce ed inconsce.

L’energia vitale è il ponte naturale e lo strumento indispensabile attraverso il quale possiamo accedere alle esperienze che vanno oltre il piano meramente fisico. È evidente quindi come lo studio della Medicina Cinese sia essenziale non solo per quanti desiderino avvicinarsi alle tecniche terapeutiche tradizionali ma per chiunque voglia fare una pratica olistica ben fondata ed ottenere risultati reali e verificabili.

I riconoscimenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Senza tenere conto delle citazioni che troviamo in fonti più antiche ma propriamente letterarie, possiamo affermare che la Medicina Cinese ha circa 1200 anni di pratica medica storicamente documentata, dai trattati della dinastia Tang agli studi più recenti.

La sua efficacia è ampiamente dimostrata dall’esperienza che ne fanno in tutto il mondo milioni di pazienti: ad una determinata applicazione segue un determinato effetto fisiologico – anche sugli animali, cosa che chiaramente esclude che si tratti solo di suggestione.

ll fatto che non sia ancora possibile spiegarne completamente i meccanismi nei termini della scienza ordinaria non può negare l’evidenza del fenomeno, e ciò sta alla base del riconoscimento della sua rilevanza da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, prima con la Traditional medicine Strategy del 2013 e quindi con l’inclusione come strumento nel ICD-11 (International Classification od Diseases) nel 2019.

Questi dati dimostrano che la Medicina Tradizionale Cinese è riconosciuta ai massimi livelli come un corpus di conoscenze ben convalidato dalla ricerca e dalla pratica, e che quindi può costituire una solida base per quanti sono interessati alle discipline olistiche e spirituali.

Come funziona la Medicina Tradizionale Cinese

Il sistema energetico del corpo umano funziona in modo analogo al sistema circolatorio : il sangue ed il Qi si sostengono e nutrono a vicenda ed insieme mettono in comunicazione tutti gli organi e le parti del corpo, alimentando le funzioni fisiologiche e le risposte emotive.

Analizzando lo stato del Qi ed interpretandolo attraverso le categorie dello YinYang  e delle Cinque Fasi, possiamo individuare eccessi, difetti e ristagni nella circolazione energetica e nelle relazioni fra gli organi interni. Sempre applicando queste categorie possiamo quindi stabilire quale tipo di intervento è più utile per ristabilire l’equilibrio energetico, fisiologico ed emotivo della persona: l’Agopuntura, la digitopressione del Tuina – l’arte da cui è derivato lo Shiatzu, le tecniche di manipolazione energetica del Qigong Terapeutico, la pratica degli Stili Interni del Kung Fu Tradizionale come il Tai Ji Quan.

Ancora una volta è attraverso le categorie tradizionali che si sceglie la combinazione di tecniche ed i loro metodi di applicazione per calibrare l’intervento ed adattarlo perfettamente alle esigenze della singola persona: i Punti e Meridiani su cui operare, le tecniche specifiche da impiegare su ciascuna zona, gli esercizi da praticare con le opportune modifiche. Ed ancora questa selezione di punti, tecniche ed esercizi deve essere modificata progressivamente seguendo le reazioni del sistema energetico : l’intervento viene così continuamente rimodulato seguendo fedelmente il variare delle condizioni della persona fino al raggiungimento del risultato desiderato.

L’importanza di una formazione olistica

La capacità di applicare il metodo tradizionale implica una preparazione altrettanto integralmente tradizionale, perché il suo successo dipende certo dalla conoscenza dei principi e delle tecniche ma soprattutto dalla capacità di percepire, distinguere ed analizzare le caratteristiche del Qi del soggetto: senza la precisa consapevolezza di ciò che si sta facendo e di quanto di conseguenza sta accadendo a livello energetico, qualsiasi pratica può risultare inefficace o peggio del tutto controproducente.

Per questo sono ugualmente necessari lo studio dei testi antichi e quello dei risultati delle ultime ricerche sperimentali, l’esercizio del Qigong per affinare la percezione e il controllo dell’energia e quello degli stili interni del Kungfu tradizionale per consolidare la struttura fisica. Nelle università cinesi a tutto questo si aggiunge il tirocinio presso gli ospedali universitari, esattamente come accade ovunque per la medicina moderna.

Chiamiamo “olistica” questa formazione perché prepara il praticante in modo integrale, e solo una preparazione di questo tipo può garantire la correttezza e l’efficacia della pratica non solo delle tecniche terapeutiche ma di qualsiasi disciplina che abbia aspetti energetici, dalla riflessologia allo yoga, dalla scelta di integratori erboristici alle Arti Marziali Interne.

Le nostre fonti accademiche

La nostra formazione nella Medicina Tradizionale Cinese si basa su quello che era il curriculum di studi avanzati in Agopuntura, TuiNa ed Erboristica tradizionale per studenti stranieri presso la Shandong University di Jinan, Cina nel 1994, per un totale di circa 1400 ore di tutoraggio in inglese e tirocinio presso l’ospedale affiliato dell’università.

Da allora abbiamo visto la Cina non solo aprirsi ma spingere decisamente sul marketing di alcuni aspetti della sua cultura tradizionale come la medicina e il Tai Ji Quan, però ben epurati dai contenuti che avrebbero potuto risultare imbarazzanti date le posizioni del governo cinese sulle religioni. Se date un’occhiata ai testi più recenti, troverete che tutto quanto fa parte delle pratiche spirituali e sciamaniche che sono alla radice non solo del Qigong e dell’Agopuntura ma della stessi caratteri della lingua cinese è stato espunto oppure declassato a tradizione culturale, folklore degli antichi.

In quanto allievi della “vecchia guardia” di professori, abbiamo beneficiato di un insegnamento un pò più organico e tradizionale di quello che viene oggi commercializzato dalle istituzioni cinesi, per esempio riguardo le applicazioni dell’Yi Jing alla medicina, cose che oggi vengono semplificate e vendute come divinazione ma che negli anni novanta potevano ancora essere trattate dai migliori professori e pubblicate dalle case editrici universitarie cinesi. Secondo il nostro Manifesto, il nostro impegno è quello di cercare di restaurare l’integrità degli insegnamenti tradizionali liberandoli in egual modo dalle censure della politica e dalle strumentalizzazioni del marketing new age.

La mediazione interculturale di Ars Magna

In accordo al nostro progetto come Associazione, noi cerchiamo di promuovere la conoscenza delle Arti Tradizionali attraverso un linguaggio occidentale contemporaneo con un preciso impegno di mediazione culturale. Troppo spesso vediamo i testi tradizionali tradotti in modo che sembrano favolette primitive, oppure stravolti da un linguaggio che enfatizza l’origine religiosa di molti termini per millantare miracolosi effetti spirituali.

Se vogliamo comprendere realmente il senso di un testo antico, e in particolare ma non solo se appartenente ad una cultura diversa, è indispensabile andare oltre la lettera e valutare i termini per come venivano intesi dal pubblico cui i testi erano rivolti. Questo implica una buona conoscenza del contesto culturale in cui i testi sono stati prodotti, e nel nostro caso anche una esperienza diretta delle pratiche cui si fa riferimento.

Infine, l’esperienza diretta del Qi e la comprensione profonda dei testi non solo ci permettono una pratica sensibile ed efficace della medicina cinese ma ci offrono anche una chiave preziosissima per chiarire cosa si celi dietro l’oscurità di tanta terminologia alchemica, orientale ed occidentale, e la necessità di questo studio interculturale è il principio fondante della nostra Associazione.


Skip to content